In base alla Legge n. 53, articolo 9 dell’8 marzo 2000 il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri eroga contributi in favore di azioni positive orientate alla conciliazione tra vita professionale e vita familiare.
I progetti di conciliazione tra famiglia e lavoro riceveranno per il 2011, risorse finanziarie per 15 milioni di euro (€ 15.000.000). Scadenze delle richieste di finanziamento: entro le ore 14 del 13 luglio e del 28 ottobre. La procedura per richieste di finanziamento è prevista utilizzando l’apposita procedura accessibile on line.
Il 90% delle risorse economiche è riservato al finanziamento del settore privato, purché si tratti di datori di lavoro iscritti in un pubblico registro. Il restante 10% delle risorse economiche è riservato al settore pubblico (aziende ospedaliere, universitarie, aziende sanitarie locali).
L’obiettivo di finanziamento è favorire le aziende che intendono realizzare azioni per sostenere i propri lavoratori - inclusi i lavoratori a progetto - a conciliare il lavoro con le responsabilità familiari, introducendo nuove modalità organizzative e gestionali del lavoro.
Le richieste possono prevedere sia progetti articolati, appartenenti ad un’unica tipologia di azione, (come ad esempio progetto di flessibilità o finalizzati all’introduzione di servizi innovativi - ludoteche, baby parking, servizi di navetta aziendale, baby sitting e assistenza a domicilio per anziani, ...) che progetti misti, che combinano insieme più azioni.
Lettera A. Flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro:
- Assunzione di nuovo personale per sostituire dipendenti a cui è stato concesso il part-time;
- Telelavoro
- Eventuale affiancamento/tutoraggio al personale neo-asssunto o in telelavoro;
- Banca delle ore;
- Altre azioni di flessibilità che andranno specificate
- Eventuali altre spese, questa voce riguarda i costi legati all’attività di supporto per le azioni proposte
Lettera B. Programmi ed azioni di reinserimento di lavoratori dopo un periodo di assenza per esigenze di conciliazione:
- Docenza congrua con l’azione formativa prevista;
- Tutoraggio/affiancamento
- Altra azione finalizzata al reinserimento (es. azioni informative rivolte al management aziendale/responsabili delle risorse umane, percorsi di mentoring sulle carriere, ecc.)
- Eventuali altre spese, questa voce riguarda i costi legati all’attività di supporto per le azioni proposte
Lettera C. Interventi e servizi innovativi
- Convenzioni con enti terzi per l’erogazione di servizi (es. ludoteche, baby parking, centri diurni per anziani, ecc.);
- Buoni per la fruizione di servizi (voucher);
- Attivazione di nuove strutture e servizi interni all’organizzazione;
- Spese per il personale che gestisce nuove strutture e servizi interni;
- Eventuali altre spese, questa voce riguarda i costi legati all’attività di supporto per le azioni proposte
Chi fosse interessato all’avviso di finanziamento per i progetti di conciliazione tra famiglia e lavoro può consultare il sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri al seguente indirizzo web:
Progetto Conciliazione tra famiglia e lavoro.
[Fonte: Governo.it]