Integrare apprendimento e lavoro per promuovere l’occupabilità dei giovani è l’ambizioso e impegnativo obiettivo del documento predisposto dai Ministeri del welfare e dell’istruzione: Italia 2020, di cui si può senz’altro apprezzare lo sforzo programmatico, peraltro atteso da tempo.Sul versante dei contenuti, il Piano affronta alcune questioni cruciali: la facilitazione della transizione della scuola al lavoro; il rilancio dell’istruzione tecnico-professionale; rilancio dell’apprendistato (compreso quello in alta formazione), la revisione degli stage e dei tirocini formativi; la promozione delle esperienze di lavoro nel corso degli studi; un ripensamento del ruolo della formazione universitaria; l’apertura dei dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercatodel lavoro.Le priorità indicate dal Piano costituiscono, ognuna, parti integranti di specifici provvedimenti di riforma, ampi e sistemici che, a loro volta, si trovano in fasi assai diverse del proprio percorso: gestione e implementazione di innovazioni puntuali per il mercato del lavoro;completamento dei nuovi ordinamenti per la scuola; avvio del dibattito sul progetto per l’università.La crisi globale ci obbliga a ricercare e costruire alternative, a prospettare un cambiamento che sappia fare leva sulla fiducia, a partire dalle giovani generazioni e che sappia traguardare, ampiamente, l’attuale crisi stessa. Lavorare per la costruzione del futuro dei giovani non significa prospettare soluzioni lontane o addirittura utopiche, ma investire in un cambiamento anche di tipo relazionale: ricostruire spazi e tempi per la socio-abilità, per lo sviluppo educativo, formativo, professionale di sensibilità e competenze.
Link al documento:
Autore:
Giorgio Santini
Fonte:
Bollettino Adapt del 30 novembre 2009
Tipologia Documentale: