Le categorie più colpite sono quella dei giovani e quella dei disoccupati di lunga durata. La disoccupazione giovanile, salita al 32,6% durante il 4° trimestre del 2011, è più che raddoppiata dall’inizio del 2008. Allo stesso modo, i disoccupati di lunga durata rappresentano il 51,1% del totale dei disoccupati durante il 4° trimestre del 2011 (fig. 2). Inoltre, molti lavoratori escono completamente dal mercato del lavoro: nello scorso anno, il tasso dei lavoratori che non cercano più lavoro ha raggiunto il 5% del totale della forza lavoro. Il numero dei NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione) ha raggiunto il livello allarmante di 1,5 milioni
Di seguito il rapporto OIL nella versione integrale:
http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---europe/---ro-geneva/---ilo-rome/documents/publication/wcms_179785.pdf
I risultati del mercato del lavoro sono peggiorati durante tutto il 2011. Nel 4° trimestre del 2011, il tasso di occupazione si è attestato al 56,9%, sempre sotto i livelli pre-crisi. Per lo stesso periodo, il tasso di disoccupazione è passato al 9,7%, segnando un aumento dell’1,9% in rapporto all’anno precedente, il che disoccupazione potrebbe risultare superiore, poiché ai quasi 2,1 milioni di disoccupati si aggiungono 250.000 lavoratori in cassa integrazione