E' stato approvato il 30 luglio dal Consiglio dei Ministri il Piano triennale per il lavoro “Liberare il lavoro per liberare i lavori”. Il Piano è stato elaborato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi con l’obiettivo di costituire la base per un confronto fra istituzioni e parti sociali al fine di formulare ipotesi di riforma del mercato del lavoro condivise.
Come emerge dalla prefazione, a cura del Ministro Sacconi, il Piano Triennale - in coerenza con i valori e la visione del Libro Bianco sul futuro del modello sociale - vuole concorrere a promuovere crescita economica con occupazione aggiuntiva e di qualità attraverso:
a) l’emersione della economia informale e una efficace azione di contrasto dei lavori
totalmente irregolari;
b) la maggiore produttività del lavoro attraverso l’adattamento reciproco delle esigenze
di lavoratori e imprese nella contrattazione di prossimità, le forme bilaterali di
indirizzo e gestione dei servizi al lavoro, l’incremento delle retribuzioni collegato a
risultati e utili della impresa;
c) la occupabilità delle persone attraverso lo sviluppo delle competenze richieste dal
mercato del lavoro, con particolare attenzione ai giovani e alle donne.
Il documento è suddiviso in due macro aree: la prima propone un’analisi delle azioni portate avanti in questo primo biennio di governo, in un contesto di crisi globale, al fine di salvaguardare la base occupazionale e la coesione sociale, avvalendosi del dialogo sociale e istituzionale, che ha visto convergere Governo, Regioni e parti sociali su importanti e tempestive decisioni.
Le iniziative assunte sono in prevalenza riconducibili a tre principali linee di azione:
- liberare il lavoro dalla oppressione fiscale, burocratica e formalistica;
- liberare il lavoro dal conflitto collettivo e individuale;
- liberare il lavoro dalla insicurezza.
La seconda parte del Piano è invece finalizzata a definire le priorità da perseguire affinché la ripresa possa essere celere ed incisiva e, quindi, a tracciare il percorso da intraprendere nel prossimo triennio secondo tre ulteriori linee di azione:
- liberare il lavoro dalla illegalità e dal pericolo;
- liberare il lavoro dal centralismo regolatorio;
- liberare il lavoro dalla incompetenza.
Il Piano Triennale verrà presentato dal Ministro Sacconi martedì 3 agosto presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
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