Tutti i principali Paesi, grazie al massiccio intervento pubblico, hanno frenato la grave crisi economica trasformandola, negli esiti, in una pesantissima recessione globale. Il rapporto evidenzia il miglioramento del quadro congiunturale mondiale e sottolinea l'efficacia dei provvedimenti di contrasto del ciclo economico e di sostegno dei sistemi bancari adottati in Europa. La ripresa però sarà lenta, specie nei Paesi avanzati, per la debolezza delle componenti in crescita della spesa interna. Nel medio e lungo periodo si verificheranno ancora elementi di incertezza per via dei provvedimenti correttivi che molti Paesi si troveranno costretti ad adottare per correggere l'aumento del disavanzo pubblico originato dalle misure anticrisi adottate Si prospetta quindi una ripresa lenta e graduale con le emergenti economie asiatiche a fare da volano alla crescita internazionale.Per quanto riguarda l'Italia le condizioni congiunturali in fase di stabilizzazione e la fiducia delle imprese determinano valutazioni ed aspettative positive: nell’ultimo periodo migliorano gli indicatori congiunturali che segnalano l’attenuazione della caduta produttiva.Anche il clima di fiducia al consumo da parte delle famiglie denota, secondo l'ISAE, una tendenza al rialzo in atto da alcuni mesi: vi è la percezione che la fase peggiore del ciclo sia ormai superata e che la ripresa è ormai alle porte.Gli effetti della crisi sul mercato del lavoro si manifesteranno lungo tutto l'arco del 2009, per poi perdurare per tutto il 2010. Nello specifico, dopo la caduta del primo trimestre del 2009, l'occupazione è prevista scendere anche nei periodi successivi, con una contrazione delle unità di lavoro del 5,3%, pari ad un aumento del tasso di disoccupazione al 9,3% nel 2010.Fonte:Italialavoro
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Isae
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